VARIANTI

Con il termine “variante” si intende una moneta che, a parità di millesimo, presenta una differenza nelle impronte (es. grandezza delle impronte, caratteri o numeri con stili diversi, etc.). Al riguardo, è importante sottolineare che, a differenza degli errori di coniazione, una “variante” non presenta alcuna anomalia, in quanto il processo di coniazione ha funzionato correttamente. Malgrado ciò, si distingue da una “normale” moneta per il fatto che ad un certo punto del processo di coniazione la Zecca ha volontariamente modificato le impronte della moneta. Tale modifica non deve però essere finalizzata a correggere un errore commesso nella precedente “versione” della moneta, come invece può avvenire negli errori di coniazione, bensì a modificare alcune caratteristiche d’ordine grafico, quali ad esempio la disposizione delle scritte e dei numeri, la grandezza dei busti o degli stemmi.

A titolo esemplificativo, costituisce una variante le 5 lire 1954 con firma dell’incisore “Romagnoli” posizionata ad un millimetro dal bordo. Infatti, nel corso del 1954 la Zecca ha modificato il conio del diritto della moneta da 5 lire, cambiandone alcune caratteristiche, tra cui appunto la posizione della firma dell’incisore. Pertanto, tutte le monete coniate dal 1951 al 1953 presentano la firma distanziata dal bordo, mentre le monete coniate dal 1955 al 2001 presentano la firma vicina o attaccata al bordo. Con riferimento al 1954 (anno della transizione), alcune monete presentano la firma distanziata, altre (più numerose) presentano la firma vicina al bordo. Per uno studio completo sull’analisi delle varianti del dritto delle 5 lire Delfino si rimanda alla lettura dell’apposita sezione (CLICCA QUI).

Peraltro, a rigore, la “variante” dovrebbe essere la moneta con la firma vicina al bordo, visto che è essa a discostarsi dall’impronta precedentemente utilizzata. Tuttavia, siccome la prima versione del conio è meno comune, si è stabilito convenzionalmente che la variante è la moneta che presenta la firma dell’incisore “Romagnoli” posizionata ad un millimetro dal bordo. Ad ogni modo, a prescindere da quale sia la variante, è importante evidenziare che la modifica del conio non era finalizzata a correggere alcun errore, bensì si è probabilmente resa necessaria al fine di sostituire il punzone tipo, forse a causa del rilevante quantitativo di monete coniate fino al momento del cambio, ed è questo l’aspetto che caratterizza le varianti.

Diverso è, invece, il caso delle 1000 lire 1997 “Germania divisa”. Anche in quell’occasione il conio – in questo caso del rovescio – è stato modificato in corso d’anno. Tuttavia, la modifica si è resa necessaria, a seguito di numerose polemiche, al fine di correggere un errore di coniazione ed in particolare un errore di rappresentazione grafica dei confini geografici della Germania. Pertanto, le 1000 lire 1997 “Germania divisa” vanno più correttamente qualificate come un errore di coniazione e non come una variante.

Questa sezione del sito si occuperà unicamente delle varianti. Per una trattazione degli errori si rimanda alla sezione apposita.