Forse non tutti sanno che le monete da 1, 2 e 5 centesimi di euro sono battute su tondelli d’acciaio placcato rame (94,64% di acciaio e 5,36% di rame).
La placcatura permette la sovrapposizione e l’unione di un metallo di base (acciaio) con un metallo di riporto (rame) con funzioni estetiche e protettive. In particolare, il processo di placcatura consiste nel ricoprire il metallo di base con una sottile pellicola (solitamente 25 micron) di un metallo più nobile sfruttando un processo denominato galvanostegia. La vita media di una moneta placcata (ben riuscita) è stata stimata in circa 25-30 anni e in certi casi anche oltre.
Senza entrare troppo nel dettaglio del processo in parola, va innanzitutto precisato che i tondelli da trattare devono essere non solo perfettamente rifiniti, poiché la galvanizzazione non copre le irregolarità di superficie, ma anche accuratamente puliti, cioè esenti da tracce anche minime di grasso e di ossidi, al fine di non compromettere il deposito del sottile strato di rame sulla superficie d’acciaio. Pertanto, in primo luogo i tondelli d’acciaio perfettamente levigati vengono lavati in bagni caustici e poi risciacquati parecchie volte.
Una volta puliti i tondelli vengono immersi dentro apposite vasche in bagni galvanici contenenti cianuro. In tali vasche viene quindi immerso il rame in barre o sfere rinchiuso in contenitori di titanio e viene applicata una scarica di corrente. Gli elettrodi sono gli elementi di materiale conduttore che permettono alla corrente elettrica di scorrere attraverso la soluzione e di far avvenire la galvanostegia.
Dopo la placcatura elettrolitica viene immediatamente effettuato un trattamento di passivazione che aumenta la resistenza alla corrosione del deposito di rame. Infatti, la passivazione è un trattamento chimico effettuato attraverso dei bagni passivanti e che viene utilizzato per dare una protezione superficiale contro la loro corrosione e per restituire al metallo passivato le sue originarie caratteristiche di inossidabilità.
Infine, i tondelli placcati vengono nuovamente risciacquati e accuratamente asciugati per poi essere contati e spediti alle varie zecche.
La placcatura nella maggior parte dei casi conferisce alla moneta un bel aspetto ramato e brillante, ma in alcuni casi ha anche mostrato alcuni problemi e difetti.
Figura 147 – 2 eurocent 2005 Italia con bolle e placcatura distaccata |
Infatti, se tra il cuore di acciaio e la placcatura di rame si interpone qualche impurità o gas, si possono formare delle antiestetiche “bolle” o “vesciche” che possono portare al distacco totale o più spesso parziale della placcatura.
Inoltre, anche se il tondello viene fabbricato correttamente, può accadere che durante la circolazione della moneta la placcatura venga “scheggiata” o “ammaccata” facendo emergere il suo cuore di acciaio. Siccome si tratta di un acciaio dolce – vale a dire un acciaio altamente corrodibile – se lo stesso entra in contatto con dell’acqua o comunque con un ambiente umido, si può facilmente formare della ruggine che si può espandere lungo la superficie della moneta formando degli antiestetici “crateri”. Quest’ultimo fenomeno non può essere considerato un errore di coniazione, in quanto non si forma durante il processo di coniazione, ma costituisce una forma di danneggiamento successiva priva di alcun interesse numismatico.
Figura 148 – 5 eurocent 2002 Italia con imperfezione sul tondello in acciaio che ha compromesso una corretta placcatura |
E’ un fenomeno abbastanza frequente e che si è verificato anche in molti altri Stati, come ad esempio negli Stati Uniti dove a partire dal 1982 la moneta da 1 centesimo di dollaro è stata coniata su un tondello fatto di puro zinco e placcato in rame. Visti i numerosi difetti di questo tipo, la zecca americana ha poi modificato la composizione del tondello introducendo una percentuale minima di rame (2,5%) per fare in modo che la placcatura aderisse con più facilità ed in effetti la qualità delle monete è incrementata. Questo errore non deve essere confuso con quello denominato “laminazione”. Infatti, in quest’ultimo caso le impurità ed il gas sono intrappolate dentro la lega che compone il tondello e non tra il cuore del tondello e la placcatura.
Invece, un’altra tipologia di errore di placcatura può avvenire quando il tondello viene solo in parte placcato oppure non viene proprio placcato. Ciò può accadere perché, ad esempio, nella fase di placcatura due o più tondelli erano totalmente o parzialmente sovrapposti oppure perché un corpo estraneo aderiva alla superficie del tondello.
Figura 149 – Due monete da 1 eurocent con placcatura parziale |
Questa tipologia di errore risulta spesso artefatta facendo ricorso a degli acidi. Pertanto, è opportuno fare molta attenzione prima di ogni acquisto e rivolgersi ad un esperto di errori di coniazione che ne possa verificare l’autenticità.
Infine, si segnala che, oltre alla placcatura, esiste un’altra tecnica per “rivestire” il tondello; tale tecnica prevede la produzione di appositi laminati a più strati di metallo, vale a dire una lastra di metallo con sopra e sotto un’altra lastra fatta di un metallo differente (cd. effetto sandwich). In particolare, tre lastre di metallo vengono pulite accuratamente da apposite spazzole e poi passano sotto due rulli compressori che esercitano una fortissima pressione, tale da deformare il metallo e unire le tre lastre indissolubilmente. In questa operazione può essere applicato del calore, anche se lo stesso non è strettamente necessario se uno dei metalli è duttile. Naturalmente, anche questa operazione può generare dei potenziali errori di coniazione. Infatti, ad esempio, a causa di una pulizia non accurata delle lastre di metallo, le stesse possono non unirsi perfettamente ed una parte o tutto lo strato superiore e/o inferiore si può staccare prima o dopo l’operazione di battitura.
Sia nella monetazione del Regno d’Italia che della Repubblica italiana non ci sono casi di monete coniate su questi tondelli “a strati”, mentre in altri Stati (es. Germania o Stati Uniti) questa tecnica viene utilizzata da parecchi anni. Tuttavia, con l’introduzione dell’euro anche in Italia hanno iniziato a circolare monete coniate su tondelli “a strati” (seppur in parte) ed in particolare si tratta dei tondelli centrali delle monete da uno e due euro. Il disco centrale della moneta da un euro è fatto dai seguenti tre strati: rame-nichel, nichel, rame-nichel; mentre il disco centrale della moneta da due euro è fatto dai seguenti tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone. Pertanto, errori di questo tipo si possono attualmente riscontrare anche nella monetazione in euro.