Talvolta, c’è l’errata concezione che le confezioni (rotolini, serie delle zecca, etc.) prodotte dalla zecca possano rappresentare un’ulteriore forma di errore, laddove le monete in esse contenute non siano collocate nella corretta posizione oppure nel caso in cui le monete vengano danneggiate nel processo di confezionamento. Inoltre, solitamente si pensa – a mio avviso erroneamente – che eventuali errori di coniazione presenti nelle confezioni della zecca abbiano un maggior valore, in quanto ciò implicherebbe una sorta di garanzia di originalità ed in considerazione del fatto che le monete inserite nelle serie divisionali dovrebbero essere di prima scelta (ossia selezionate in modo che le monete non presentino difetti di alcun genere), anche se poi talvolta questa “prima scelta” è puramente teorica.
Tuttavia, tutte queste assunzioni sottendono alcuni errori concettuali abbastanza semplici.
Figura 250 – Serie del 1974 (confezionata da privati) con 100 lire e 50 lire inserire in posizione invertita |
In primo luogo, va considerato che il processo di coniazione termina con l’impatto dei due coni sopra il tondello/moneta. Pertanto, qualsiasi cosa accada alla moneta successivamente a quell’istante (anche se dentro i locali della zecca) non può essere autenticato e quindi non può costituire a rigore un errore di coniazione, bensì un danneggiamento che riduce il valore della moneta, invece di aumentarlo. Inoltre, un’errata composizione (es. due monete da 50 lire, anziché una da 50 lire e una da 100 lire) o posizionamento delle monete all’interno delle confezioni della zecca (es. la moneta da 1 lira collocata nel posto destinato ad accogliere la moneta da 2 lire e viceversa) non hanno nulla a che fare con il processo di coniazione, ma semmai sono un errore di confezionamento.
Al riguardo, va altresì considerato che le serie della zecca sono pur sempre contenute in confezioni di plastica non troppo difficili da produrre anche al di fuori dei locali della zecca con i giusti macchinari. Si pensi alle serie emesse da privati negli anni settanta (cfr. Figura 250) che spesso vengono confuse per serie divisionali emesse dalla Zecca. Peraltro, mentre l’attività di coniazione è un’attività riservata, l’attività di confezionamento in linea di principio non lo è. Perciò è estremamente difficile stabilire se l’errore di confezionamento sia originale o meno e va quindi prestata molta attenzione prima di effettuare un acquisto del genere.
Figura 251 – 100 lire 1981 con segni della macchina per fare i rotolini |
Infine, si fa presente che le macchine utilizzate per preparare i rotolini di monete possono in certi casi lasciare dei graffi circolari su una delle due facce della moneta (cfr. Figura 251) che non vanno confusi con degli errori di coniazione. Infatti, verificandosi dopo la battitura della moneta, andrebbero più correttamente qualificati come dei danneggiamenti posteriori. Naturalmente le monete che possono presentare questo danneggiamento sono quella di “testa” e di “coda” della serie composta solitamente da 50 o 25 monete. Nei rotolini le monete vengono inserite in modo casuale, quindi il danneggiamento può essere presente al dritto oppure al rovescio della moneta (mai in entrambi i lati).
Figura 252 – Mini-confezione di San Marino 2004 con i 2 eurocent al posto dei 10 eurocent e con i 5 eurocent al posto di 1 euro |